Brambilla: a surname with a story
in reply to a message by Jameson
Brambilla:
the following text is taken from the website http://www.ibrambilla.it/chisiamo.htm
[...Brambilla è un cognome che ha origini storiche certe e provate da documenti.
Nel 1443 gli abitanti della Valle Brembilla (laterale alla Valle Brembana), composta da oltre “mille fuochi” (nuclei familiari), i cui Maggiorenti erano i Carminati, i Suardi, i Salvi, i Pesenti, i Musitelli, fierissimi e indomabili Ghibellini, si rifiutavano di assoggettarsi al dominio veneto della Serenissima (Veneziani = Guelfi), che già dominava Bergamo e tutto il suo territorio, non solo, ma parteggiavano per Filippo Maria Visconti, Duca di Milano, acerrimo nemico della Repubblica di San Marco.
Con la scusa di fare un censimento, i governatori veneti convocarono in Bergamo i suddetti Maggiorenti della Valle Brembilla, i quali, giunti al loro cospetto, vennero imprigionati. Agli abitanti della Valle Brembilla venne imposto lo sgombero totale nel termine di tre giorni e quindi la Valle stessa fu messa a ferro e fuoco. Tutto ciò per editto della Signoria di Venezia del 6 gennaio 1443.
La popolazione trovò scampo in terre limitrofe, con l’obbligo perentorio che nessuno più ritornasse in Valle per cento anni.
I Maggiorenti, una volta liberati, vennero accolti dal Duca Filippo Maria Visconti a Milano, il quale, intuendo che in quel manipolo di uomini valorosi, opportunamente aiutati con privilegi ed esenzioni tributarie per 100 anni, sarebbero sortiti degli ottimi cittadini milanesi, nel Diploma di Accoglimento del 2 marzo 1443 diede loro una nuova identità, iscrivendoli col cognome BRAMBILLA, aprendo quella “e” chiusa della loro terra di origine (Brembilla) nella “a” aperta della parlata meneghina (Brambilla) e dando origine a un nuovo casato che, ormai da quasi sei secoli, ha messo radici profonde in tutto il milanese.
Possiamo quindi affermare che il cognome Brambilla nasce a Milano il 2 marzo 1443 ad opera di Filippo Maria Visconti.
Brambilla non è il cognome milanese o lombardo più diffuso, anche se conta circa 23.000 componenti in Italia, concentrati soprattutto su Milano e provincia, oltre che in altre località della Lombardia.
I Brambilla sono citati emblematicamente dai media per significare il piccolo-medio imprenditore, il milanese doc, il cognome milanese per antonomasia, il lombardo-tipo che traina i motori dell’economia, che ha caratteristiche di laboriosità, imprenditorialità, intraprendenza, inventiva, pragmatismo, generosità....]
Translation (more or less):
Brambilla is a surname that has its origins historically sure and proved with documents.
In 1443 the inhabitants of Valle Brembilla (lateral of Valle Brembana), composed of more than “mille fuochi” (family nuclei), whose Maggiorenti was the Carminati, the Suardi, the Salvi, the Pesenti, the Musitelli, the ferocious and untamed Ghibellini, they refused to submit to the Venetian dominion of the Serenissima (Veneziani = Guelfi), who already dominated Bergamo and its whole territory, not alone, but "parteggiavano" for Filippo Maria Visconti, Duke of Milan, "most important" enemy of the Republic of San Marco.
With the excuse of making a census, the Venetian governours convened in Bergamo the earlier mentioned Maggiorenti of the Valle Brembilla, who, together with their "cospetto", were imprisoned.
To the inhabitants of the Valle Brembilla was charged the total evacuation within three days and therefore the same valley was put to "iron and fire". All that for the edict of the Lordship of Venice of the 6th of January 1443.
The population found escape in "limitrofe" lands, with the obligation fixed that no one anymore returned in the Valley for hundred years.
The Maggiorenti, once liberated, were "received" by the Duke Filippo Maria Visconti into Milan, who, intuendo che in those handful of brave men, "on occasion" helped with privileges and fiscal exemptions for 100 years, "sarebbero" obtained from the very good Milanese citizens, in the Diploma of Acceptation of the 2nd of March 1443 one gave them a new identity, enrolling them with the surname BRAMBILLA, opening that closed “e” of their land of origin (Brembilla) into the open “a” of the spoken Milanese (i.e. dialect) (Brambilla) and giving the origin to a new family name that, already dating back almost six centuries, has rooted deeply in all of Milan. (...sometimes translated freely...)
Brambilla isn't the most diffused Milanese or Lombardian surname, however counts around the 23.000 "components" in Italia, concentrated above all in Milan and province, more than in any other locality in Lombardia.
The Brambilla are cited "emblematically from the average" to signify the "small-mediocre" entrepreneur, the Milanese "doc", the Milanese surname as an antonomasia*, the "lombardo-tipo" that keeps the motor of the economy running, that has characteristics of diligence, entrepreneurship, spirit of enterprise, inventiveness, pragmatism, generosity.
*antonomasia is:
1) the use of a proper name to stand for something else having an attribute associated with that name, or
2) the use of a general term to stand for a referent having a proper name.
Examples:
1) the use of a Solomon to stand for "a wise man"
2) the use of Land of Lakes to stand for "Minnesota"
the following text is taken from the website http://www.ibrambilla.it/chisiamo.htm
[...Brambilla è un cognome che ha origini storiche certe e provate da documenti.
Nel 1443 gli abitanti della Valle Brembilla (laterale alla Valle Brembana), composta da oltre “mille fuochi” (nuclei familiari), i cui Maggiorenti erano i Carminati, i Suardi, i Salvi, i Pesenti, i Musitelli, fierissimi e indomabili Ghibellini, si rifiutavano di assoggettarsi al dominio veneto della Serenissima (Veneziani = Guelfi), che già dominava Bergamo e tutto il suo territorio, non solo, ma parteggiavano per Filippo Maria Visconti, Duca di Milano, acerrimo nemico della Repubblica di San Marco.
Con la scusa di fare un censimento, i governatori veneti convocarono in Bergamo i suddetti Maggiorenti della Valle Brembilla, i quali, giunti al loro cospetto, vennero imprigionati. Agli abitanti della Valle Brembilla venne imposto lo sgombero totale nel termine di tre giorni e quindi la Valle stessa fu messa a ferro e fuoco. Tutto ciò per editto della Signoria di Venezia del 6 gennaio 1443.
La popolazione trovò scampo in terre limitrofe, con l’obbligo perentorio che nessuno più ritornasse in Valle per cento anni.
I Maggiorenti, una volta liberati, vennero accolti dal Duca Filippo Maria Visconti a Milano, il quale, intuendo che in quel manipolo di uomini valorosi, opportunamente aiutati con privilegi ed esenzioni tributarie per 100 anni, sarebbero sortiti degli ottimi cittadini milanesi, nel Diploma di Accoglimento del 2 marzo 1443 diede loro una nuova identità, iscrivendoli col cognome BRAMBILLA, aprendo quella “e” chiusa della loro terra di origine (Brembilla) nella “a” aperta della parlata meneghina (Brambilla) e dando origine a un nuovo casato che, ormai da quasi sei secoli, ha messo radici profonde in tutto il milanese.
Possiamo quindi affermare che il cognome Brambilla nasce a Milano il 2 marzo 1443 ad opera di Filippo Maria Visconti.
Brambilla non è il cognome milanese o lombardo più diffuso, anche se conta circa 23.000 componenti in Italia, concentrati soprattutto su Milano e provincia, oltre che in altre località della Lombardia.
I Brambilla sono citati emblematicamente dai media per significare il piccolo-medio imprenditore, il milanese doc, il cognome milanese per antonomasia, il lombardo-tipo che traina i motori dell’economia, che ha caratteristiche di laboriosità, imprenditorialità, intraprendenza, inventiva, pragmatismo, generosità....]
Translation (more or less):
Brambilla is a surname that has its origins historically sure and proved with documents.
In 1443 the inhabitants of Valle Brembilla (lateral of Valle Brembana), composed of more than “mille fuochi” (family nuclei), whose Maggiorenti was the Carminati, the Suardi, the Salvi, the Pesenti, the Musitelli, the ferocious and untamed Ghibellini, they refused to submit to the Venetian dominion of the Serenissima (Veneziani = Guelfi), who already dominated Bergamo and its whole territory, not alone, but "parteggiavano" for Filippo Maria Visconti, Duke of Milan, "most important" enemy of the Republic of San Marco.
With the excuse of making a census, the Venetian governours convened in Bergamo the earlier mentioned Maggiorenti of the Valle Brembilla, who, together with their "cospetto", were imprisoned.
To the inhabitants of the Valle Brembilla was charged the total evacuation within three days and therefore the same valley was put to "iron and fire". All that for the edict of the Lordship of Venice of the 6th of January 1443.
The population found escape in "limitrofe" lands, with the obligation fixed that no one anymore returned in the Valley for hundred years.
The Maggiorenti, once liberated, were "received" by the Duke Filippo Maria Visconti into Milan, who, intuendo che in those handful of brave men, "on occasion" helped with privileges and fiscal exemptions for 100 years, "sarebbero" obtained from the very good Milanese citizens, in the Diploma of Acceptation of the 2nd of March 1443 one gave them a new identity, enrolling them with the surname BRAMBILLA, opening that closed “e” of their land of origin (Brembilla) into the open “a” of the spoken Milanese (i.e. dialect) (Brambilla) and giving the origin to a new family name that, already dating back almost six centuries, has rooted deeply in all of Milan. (...sometimes translated freely...)
Brambilla isn't the most diffused Milanese or Lombardian surname, however counts around the 23.000 "components" in Italia, concentrated above all in Milan and province, more than in any other locality in Lombardia.
The Brambilla are cited "emblematically from the average" to signify the "small-mediocre" entrepreneur, the Milanese "doc", the Milanese surname as an antonomasia*, the "lombardo-tipo" that keeps the motor of the economy running, that has characteristics of diligence, entrepreneurship, spirit of enterprise, inventiveness, pragmatism, generosity.
*antonomasia is:
1) the use of a proper name to stand for something else having an attribute associated with that name, or
2) the use of a general term to stand for a referent having a proper name.
Examples:
1) the use of a Solomon to stand for "a wise man"
2) the use of Land of Lakes to stand for "Minnesota"